Da Zanche col freno tirato
ma si conferma tricolore 

Rally Autostoriche Nell'ultima gara finisce al quinto posto 

LUCIO DA ZANCHE è il re del Campionato Italiano Rally Autostoriche. Nella gara che ha visto il rientro alle competizioni con vittoria del sondriese Luigi Marchionni, già campione italiano della specialità a inizio anni '90 in coppia con Luca Spagnolatti, il bormino Lucio Da Zanche ha centrato il secondo titolo tricolore consecutivo dimostrandosi ancora una volta il più forte pilota del Paese per quel che riguarda le auto storiche. 
NELL'ULTIMA prova del tricolore, quella bellissima e difficilissima dell'Isola d'Elba, Lucio Da Zanche, navigato dalla esperta bellunese Paola Valmassoi, ha gareggiato da campione e cioè in assoluta tranquillità alla ricerca dei punti necessari per salire sul gradino più alto del podio e confermarsi campione italiano. Per farlo il buon Lucio, al volante della Porsche 911 Rs preparata dalla Pentacar dei fratelli Melli, ha dovuto però tenere a bada la sua indole di attaccante nato perché sarebbe stato un delitto non vincere un campionato italiano dominato in lungo e in largo, con una serie di vittorie impressionanti nella parte iniziale, ma che si era complicato nel finale a causa della Dea Bendata che, nell'ultimo periodo, aveva proprio girato le spalle al driver bormino. Sebbene sia sembrato un leone in gabbia, è riuscito ad assecondare la sua voglia di puntare comunque alla vittoria. Lucio si è così accontentato della quinta piazza e di una gara mediocre ma alla fine ha potuto stappare lo champagne e guardare ancora, a un anno di distanza dalla prima volta, il suo nome nell'albo d'oro della manifestazione. «Il mio obiettivo era centrare il titolo italiano a tutti i costi - dice Lucio Da Zanche - e per questo ho dovuto frenare la mia indole per non incorrere in errori che avrebbero potuto pregiudicare il risultato finale. Paola Valmassoi è stata brava ad aiutarmi in questo... ma per me correre in questo modo è stata una sofferenza! Ora, a bocce ferme, capisco che ne è valsa la pena perché salire sul gradino più alto del podio del tricolore autostoriche per il secondo anno consecutivo è meraviglioso. 
HO CORSO la più brutta gara della mia vita, sempre con il freno a mano tirato, ma sono riuscito a vincere uno dei titoli più difficili della mia carriera. Ho vinto contro avversari coriacei, contro la sfortuna e nonostante un errore che è arrivato quando credevo di aver ormai il titolo in tasca». Un plauso va anche al sondriese Luigi Marchionni che, navigato da Romano Belfiore (copilota di Da Zanche nella prima parte di stagione), ha dominato in lungo e in largo la kermesse, pur essendo salito sulla 911 del team Guagliardo quasi senza averla mai provata in precedenza, dimostrando come un pilota dal piede "pesante" non perda mai la sua classe!


GRANDE
Lucio Da Zanche, a destra, è campione italiano

Articolo apparso sul quotidiano Il Giorno sabato 06 ottobre 2012

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